Nel 2023, Universal Hydrogen è diventata la prima compagnia a far volare un aereo alimentato principalmente a idrogeno.
Purtroppo però, la Universal Hydrogen non potrà più far volare il suo aereo. Questa settimana hanno annunciato la chiusura.
INFORMAZIONI GENERALI Categoria: Aviazione Paese: Stati Uniti Anno di inizio: 2020 | FALLIMENTO Risultato: Fallita Causa: Molteplici motivi Chiusura: 2024 |
FONDATORI E DIPENDENTI Numero di fondatori: 4 Nome dei fondatori: Jason Chua, John-Paul Clarke, Paul Eremenko, Jon Gordon Numero di dipendenti: <50 | FINANZIAMENTI Numero di round di finanziamento: – Importo totale del finanziamento: 100M $ Investitori: GE Aviation, American Airlines, e il gruppo costituito da Airbus, JetBlue e Toyota |
Perché parliamo di Universal Hydrogen
- E’ un modello emblematico del fast to fail e del modello di startup americano che brucia una quantità di soldi impressionante pur di arrivare quanto prima a risultato SE possibile, quando non è possibile si cerca di rientrare o limitare al massimo le perdite
- I viaggi aerei commerciali rappresentano ogni anno oltre il 2% delle emissioni di anidride carbonica legate all’energia
- Il volo alimentato a idrogeno ha il potenziale per ridurre significativamente l’impronta di carbonio dell’aviazione
- A differenza dei carburanti alternativi, che quando bruciati emettono comunque CO2, l’idrogeno non produce emissioni di carbonio
- Universal Hydrogen aveva ottenuto molti risultati tecnologici apprezzabili nel campo dell’aviazione a idrogeno
- Il fallimento della startup fa parte della sfida più ampia di garantire finanziamenti per iniziative di aviazione sostenibile
Chi era la Universal Hydrogen
Universal Hydrogen era una startup con sede a Los Angeles fondata con la missione di annullare le emissioni di anidride carbonica dei viaggi aerei.
La startup aveva una duplice strategia focalizzata sullo sviluppo parallelo sia degli aerei alimentati a idrogeno che delle necessarie infrastrutture per l’idrogeno.
Creando capsule modulari di idrogeno che potessero essere facilmente trasportate e scambiate, miravano a semplificare la logistica del rifornimento di idrogeno, affrontando uno dei principali ostacoli all’adozione dell’idrogeno nell’aviazione.
Quindi…perché è fallita?
Mancanza di finanziamenti: Universal Hydrogen stava raccogliendo un round di serie B che era quasi terminato, ma un investitore principale è fallito, provocando un deficit di liquidità. Gli sforzi per garantire finanziamenti azionari o di debito ed esplorare uscite strategiche non hanno avuto successo.
Cambiamenti nella leadership: la partenza del CEO fondatore Paul Eremenko nell’aprile 2024 ha aggiunto instabilità in un momento critico, complicando ulteriormente gli sforzi di raccolta fondi e la direzione strategica.
Fattori economici e politici: secondo Paul Eremenko, le società di private equity sono diventate meno ottimiste riguardo al piano aziendale di Universal Hydrogen a causa dei tassi di interesse più elevati, dei timori di una recessione imminente e della prospettiva di una seconda amministrazione Trump, in contrasto con il forte sostegno dell’amministrazione Biden per le opzioni di carburante a idrogeno.
Burocrazia: orientarsi nel panorama normativo si è rivelato difficile. Insieme ai vincoli di tempo, ciò ha ostacolato potenziali accordi con le compagnie aeree e altre parti interessate.
E ora?
Non tutto è perduto: spetta a ZeroAvia e Val Miftakhov costruire il futuro dell’aviazione a idrogeno.
Questa startup con sede in California rimane impegnata nello sviluppo di propulsori elettrici a idrogeno per gli aeroplani. Ad aprile hanno aperto uno stabilimento di produzione di 136.000 piedi quadrati a Everett e hanno annunciato l’intenzione di vendere componenti del sistema di propulsione ad altre società.