MySpace

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Com'è fallito MySpace? Come mai nonostante MySpace fosse sulla cresta dell'onda e non avesse problemi economici è fallita? Come possiamo evitare gli errori fatti da MySpace?
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Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di MySpace, fino a qualche anno fa era il social media da battere, eppure…qualcosa è andato storto, ma cosa?

Continua a leggere questo nuovo articolo della rubrica Fast To Fail per scoprire cosa non ha funzionato esattamente e perché!

INFORMAZIONI GENERALI
Categoria: Social Network
Paese: Stati Uniti
Anno di inizio: 2003
FALLIMENTO
Risultato: Ancora attiva
Causa: Molteplici motivi
Chiusura: 2010
FONDATORI E DIPENDENTI
Numero di fondatori: 7
Nome dei fondatori: Aber Whitcomb, Brad Greenspan, Chris DeWolfe, Colin Digiaro, Josh Berman, Michael Addicott, Tom Anderson
Numero di dipendenti: 250-500
FINANZIAMENTI
Numero di round di finanziamento: 1
Importo totale del finanziamento: 37.8M $
Numero di investitori: 2
Scheda riassuntiva

Cos’era MySpace?

MySpace è stato originariamente lanciato come progetto secondario. 

Nato come spin-off di Friendster, è cresciuto rapidamente fino a diventare il sito di social network più popolare prima che Facebook entrasse in scena. Ha guadagnato 1 milione di utenti in circa un mese dopo essere stato lanciato ufficialmente nel 2004 e nel 2005 contava 20 milioni di utenti registrati. 

Al momento della registrazione sul sito, agli utenti venivano fornite pagine di profilo che potevano personalizzare, scrivere post o blog, connettersi con altri tramite commenti o messaggi, condividere opere d’arte, riprodurre in streaming la propria musica o quella dei propri artisti preferiti. 

La piattaforma ha realizzato principalmente profitti offrendo annunci ai suoi utenti che hanno raggiunto circa 76 milioni nel 2008.

Perché MySpace è fallita?

MySpace è stato fondato da persone del settore dell’industria e del marketing e la loro prospettiva della piattaforma era fin dall’inizio molto diversa da quella di Facebook, che tuttavia è diventato il suo principale concorrente. MySpace ha cercato prima di ignorare Facebook, poi di copiarlo e infine ha deciso di riproporsi come piattaforma per artisti e musicisti.

Ci sono diversi motivi per cui si pensa che MySpace abbia perso contro Facebook. A partire dalla sua interfaccia mal organizzata fino alla tecnologia e alle applicazioni spesso difettose sul sito, era chiaro che sebbene MySpace avesse una superba strategia di marketing, dal punto di vista tecnico erano molto indietro rispetto alle altre piattaforme. Successivamente hanno cercato di rimediare a questi problemi offrendo un design più pulito e consentendo a società terze di fornire applicazioni per il sito.

Poiché la fonte di entrate di MySpace era la pubblicazione di annunci, è stato spinto da investitori e partner ad adottare una strategia di pubblicazione di annunci aggressiva, che ha reso le loro pagine ancora meno attraenti per gli utenti.

Nel 2010, si stima che il 50% degli utenti di MySpace abbia semplicemente lasciato e interrotto l’utilizzo del sito e che il trend sia continuato poiché il sito, un tempo popolare, continuava a cambiare proprietà e direzione ogni pochi anni.

Oltre alla tecnologia difettosa e alla cattiva gestione, l’azienda ha anche dovuto affrontare problemi di immagine pubblica quando il sito ha iniziato a essere associato a cifre dubbie o addirittura scandalose, allarmando così i genitori e guadagnando una copertura stampa negativa

Tutto questo ha spinto gli utenti a riversarsi molto velocemente su altre piattaforme come FB che offriva l’ulteriore incentivo di fornire agli utenti notizie e interazioni relative ai loro amici della vita reale rispetto alle persone anonime.

MySpace è attualmente attivo e riceve circa 15 milioni di visitatori al mese a partire dal 2016 (per confronto, Facebook ha 2,07 miliardi di utenti attivi mensili), attualmente ha 53 milioni di brani sulla piattaforma e una media di 13mila brani caricati ogni giorno sulla piattaforma.

Tuttavia ha perso il treno.

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Domande frequenti

Cosa rappresenta MySpace e perché è importante?

MySpace è un caso da analizzare in quanto ci dimostra innanzi tutto l’importanza della parte tecnica di una piattaforma, della rispondenza alle esigenze dei propri utenti e dell’essere al contempo rispettosi degli utenti ed attrattivi per le aziende.
Ma soprattutto ci dimostra che il solo marketing non fa i miracoli e che quindi bisogna essere sempre attenti alle necessità dei clienti e al mercato.

Perché per ogni progetto è necessario creare un business case?

Un business case o ancora meglio, in questo caso, un business plan corretto avrebbe dovuto essere aggiornato di anno in anno e mettere in evidenza sia i competitor nascenti che le tecnologie presenti e future in modo da non essere impreparati agli occhi degli utenti.

Riassumendo

MySpace è stata una startup nata quasi per caso e che quasi inconsapevolmente soddisfava una necessità, tuttavia è stata messa in ginocchio sa sé stessa a causa di diversi fattori ed alla fine pur rimanendo ancora attiva sul mercato (nb: si sono trovati una nicchia e si sono specializzati) ben lungi dall’essere quella macchina da soldi di un tempo.

La storia di MySpace può essere un’ispirazione per molte aziende e, anche se ci sono cose imprevedibili, è interessante notare che tutto poteva ampiamente essere previsto e affrontato.

Se hai bisogno di aiuto per creare un business case o per qualsiasi altra domanda, sarò felice di aiutarti.

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Giovanni D'Addabbo growth hacker e imprenditore seriale

Giovanni è un imprenditore focalizzato sul growth hacking. Fondatore della Rhubbit srl.

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